La Pentecoste è l’invio dello Spirito Santo da parte del Padre. Il nome della festa ricorda l’evento accaduto, secondo il racconto degli Atti, 50 giorni dopo la Pasqua. Cristo, compiuta la sua missione, ritorna al Padre affinché lo Spirito Santo discenda in Persona su di noi. Dice San Simone: “Era questo lo scopo e la destinazione di tutta l’opera della nostra salvezza attuata dal Cristo: che i credenti ricevessero lo Spirito Santo”. E’ una icona trinitaria: Con la Pentecoste la SS. Trinità viene ad abitare nell’uomo: “In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi”(Gv 14,20).
La Pentecoste trasforma l’uomo da peccatore in santo. E’ la festa della nascita della Chiesa, comunione tra gli uomini. Lo Spirito Santo fa apparire sulla terra la rivelazione della comunione celeste delle Tre Persone divine. Il miracolo delle lingue nel primo discorso di San Pietro lo testimonia. Le lingue, che un tempo furono confuse, come ricorda l’episodio della torre di Babele, ora si uniscono nella conoscenza misteriosa della Trinità. La comunione ha una tale intensità che non si tratta più di conoscenza della lingua, bensì del parlare dello spirito allo spirito. Gli Apostoli seduti formano un arco. Tutti stanno sul medesimo piano e sono di uguale grandezza: è l’armonia dell’unità, dono dello Spirito Santo. L’icona sottolinea il racconto degli Atti: “Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro” (At 2,3).
Ciascun Apostolo riceve una lingua di fuoco “personalmente”. Lo Spirito Santo si dona in modo unico e personale a ciascuno. E’ Lui che diversifica e rende ciascuno “carismatico”. L’icona mostra il collegio dei dodici Apostoli, segno delle dodici tribù d’Israele. Alla destra della Vergine c’è San Pietro e alla sinistra San Paolo che, per la vastità e importanza della sua opera di evangelizzazione, è incluso tra gli Apostoli. Ogni Apostolo tiene in mano un rotolo, simbolo della predicazione della Buona Notizia. Il personaggio vestito da re, nella parte inferiore dell’icona, è il Cosmo. E’ circondato da un arco nero, segno che l’universo è prigioniero del principe di questo mondo e della morte. Il Cosmo tiene nelle sue mani un panno con dodici rotoli, simbolo della predicazione dei dodici Apostoli e della Chiesa.
Nell’icona ci sono due livelli: in alto è già la “nuova creazione”, operata dallo Spirito Santo alla quale aspira l’umanità , in basso lo Spirito Santo entra in azione con l’evangelizzazione per liberare e trasformare il Cosmo prigioniero della morte. Nella tradizione occidentale iconografica la Vergine appare al centro degli Apostoli. La sua presenza ricorda le parole degli Atti: “Tutti erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù” (At 1.14). Non era, infatti, possibile che Colei che aveva ricevuto lo Spirito Santo al momento della concezione non fosse presente alla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.
L’icona della Pentecoste mostra così anche il mistero della nascita spirituale dell’uomo.