Fino al IV secolo la Natività ed il Battesimo del Signore erano celebrati lo stesso giorno, il 6 gennaio, perchè il Battesimo e’, in un certo senso, il completamento della Natività.
“Nella sua natività – dice San Girolamo – il Figlio di Dio venne al mondo in modo nascosto, nel Battesimo appare in modo manifesto”. Prima Egli non era conosciuto dal popolo, con il Battesimo si rivela a tutti. Lo Spirito Santo accompagna la crescita naturale e progressiva del Cristo: “cresceva in sapienza, età e grazia” (Lc 2,52). Nel Battesimo i cieli si aprono e lo Spirito Santo discende su di Lui come una colomba. “E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Mc 1,11).
Cristo si rivela realmente Figlio nelle sue due nature “vero Dio e vero Uomo”.
Il Battesimo di Gesù e’ la sua Pentecoste personale, la discesa dello Spirito Santo e la manifestazione della SS. Trinità. Per questo la formula battesimale piena sarà: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Cristo con la sua mano destra benedice le acque e le prepara a divenire le acque del Battesimo per rigenerare l’uomo a vita nuova nel “Lavacrum” purificatore del sacramento. In n inno della festa ortodossa del Battesimo di Gesù, Cristo dice a Giovanni: “Profeta, vieni a battezzarmi… io ho fretta di far perire il nemico nascosto nelle acque, il principe delle tenebre, per liberare il mondo dalle sue reti donandogli la vita eterna”; perciò Gesù entra nel Giordano, immagine della sua sepoltura. Infatti le acque non santificate che ricordano la morte-diluvio, sono chiamate “sepolcro fluido”. San Giovanni Crisostomo commenta: “L’immersione e l’emersione sono immagini della discesa agli inferi e della Risurrezione”. Giovanni Battista e’ vestito di pelli, segno del suo esser profeta e martire. E’ il testimone della sottomissione del Cristo, della sua “Kenosis”. In lui tutta l’umanità riconosce l’amore divino per noi. L’albero con la scure e’ immagine del ministero profetico di chiamata a conversione che il Battista annuncia; e’ il compimento della parola evangelica: “Già la scure e’ osta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco” (Mt 3,10).
Gli angeli sono i diaconi nel servizio liturgico del battesimo, pronti per asciugare e rivestire il battezzato. Per questo hanno nelle loro mani i vestiti di Cristo.