Tabernacolo

Tabernacolo AF-AGENZIA FOTOGRAFICA

La parola tabernacolo significa “tenda”. Nell’antico Testamento la “tenda”, che accompagnò il popolo d’Israele nei suoi spostamenti durante i 40 anni nel deserto, era il luogo dove si conservava l’Arca dell’Alleanza. Era divisa in due parti da un velo e l’Arca era collocata nella parte più interna, chiamata Santo dei Santi.

Anche i cristiani fin dall’antichità usarono conservare il pane eucaristico per coloro che non avevano potuto partecipare all’Eucaristia, specialmente per i malati e i carcerati.

Le forme dei luoghi di conservazione cambiarono durante i secoli. Nel XVI sec. divenne usuale conservare il Santissimo in una custodia situata sull’altare maggiore. La custodia si chiamò “Tabernacolo”.

Il Concilio Vaticano II, ripristinando nella celebrazione eucaristica la dinamica pasquale (la presenza di Cristo che trascina l’assemblea nella sua Pasqua, facendola passare dalla morte alla vita della Risurrezione), separa il momento contemplativo e individuale dal momento liturgico-assembleare: “Si raccomanda vivamente che il luogo in cui si conserva la Santissima Eucaristia sia situato in una cappella adatta alla preghiera privata e all’adorazione dei fedeli…” (Principi e norme per l’uso del Messale Romano, n. 276).

Nel tabernacolo, oltre al ciborio per la conservazione del Santissimo, è collocata la Sacra Scrittura” perché Cristo è la “Parola di Dio fatta carne”: “Chi ascolta la mia parola… ha la vita eterna” (Gv 5,24).

Il tabernacolo, incastonato in una cornice di pietra serena con basso rilievi, è forgiato in bronzo e strutturato con un’apertura a due ante, che dà accesso a una nicchia a due livelli dove, nella parte inferiore, chiusa da una porta in bronzo dorato recante al centro il simbolo del pane e dei pesci e agli angoli quattro rubini, è custodita l’eucaristia; in quella superiore, un prezioso evangeliario in bronzo dorato, con rifiniture in smalti e medaglioni recanti nella parte frontale, ai quattro angoli i profeti e al centro la crocifissione, nella parte posteriore ai quattro angoli, gli evangelisti e al centro la discesa agli inferi.